STORIA

Elisa Taddei nasce il 16 Maggio del 1981, e cresce a San Casciano in Val di Pesa, un piccolo paese della campagna fiorentina. Qui coltiva la sua enorme passione per il disegno, scopre l’amore per l’arte e si dedica alla danza, senza prevedere cosa le accadrà. Pittrice, restauratrice e infine stilista, Elisa vede l’arte in ogni opera individuale che coinvolga un processo di creazione. E la ama follemente, in tutte le sue forme ...

Firenze è il nido del colpo di fulmine. L’Istituto d’arte evidenzia le sue inclinazioni, e l’incontro con la città è il primo passo verso la scoperta del mondo della moda, che è la sua scelta naturale. E’ scegliere di essere quello che vuole essere, e il suo primo grande passo da donna indipendente.*
Durante il suo operato nel campo, Elisa acquisisce delle competenze specifiche e variegate. Non è solo una fashion designer innovativa nelle ricerche tendenza e fashion mood, ma è anche esperta di ricami e di lavorazioni su tessuto e pelle.

Lavora come disegnatrice, ma vive anche la dimensione artigianale del lavoro.
A questa dimensione riconosce un’importanza unica, spesso sottovalutata nella produzione aziendale. Il contatto con la materia differenzia il suo percorso da quello di altri stilisti, e l’esperienza dell’elaborazione dei particolari la porta a coniare il termine “fashion tutor”, che descrive più appropriatamente quello che ama fare: Elisa afferma la necessità di un nuovo genere di stilista, una figura che accompagni l’azienda non solo nella creazione della collezione, ma soprattutto nella cura di essa in tutti i suoi particolari pratici. In un mercato che tende all’appiattimento, Elisa ha le competenze e la passione necessarie per entrare in gioco anche dopo lo stilista, seguendo il processo successivo al disegno della collezione, e dedicandosi unicamente alla diversificazione dei capi, valorizzandone i dettagli.

Elisa e il Carnevale Medievale
Nel 2010, a San Casciano, nasce una manifestazione nuova e originale, che mescola storia e fantasia: il Carnevale Medievale è lo spazio che permette a Elisa di sfogare la sua creatività, e di creare abiti unici per brevi rappresentazioni teatrali.
Nel corso degli anni, le 5 contrade sancascianesi si orientano verso una maggiore cura dei costumi dei figuranti, ed aggiungono alla sfilata davanti alla giuria una vera e propria messinscena muta, descritta da una sola voce narrante.
Nel 2012 e nel 2013 i progetti della contrada del Leone, capeggiata da Elisa, si fanno più ambiziosi: tra gli abiti realizzati dalla capo-contrada, quelli delle sette arti liberali e della filosofia, che liberano il villaggio dalla tirannia, e quelli delle bestie fantastiche che animano le pagine del Bestiario Medievale (fauno, fenice, sirene, lamia, ninfe, arpie e dame bianche). Elisa disegna i modelli e si occupa della scelta dei tessuti e degli accessori, supervisionando da vicino la creazione dei vestiti, affidata ad un gruppo di abilissime sarte del paese. Negli anni sopra-citati, la bellezza dei costumi fatti a mano permette alla Contrada del Leone di aggiudicarsi il primo e il secondo posto nella classifica della sfilata.